toria del colore

Più che positivo il soggiorno studio per i dodici corregionali

Più che positivo il soggiorno studio per i dodici corregionali

Sabato 10 novembre si è concluso il decimo soggiorno studio, organizzato dall’Ente Friuli nel Mondo, grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero e in collaborazione con la Scuola Mosaicisti del Friuli, rivolto a discendenti di friulani emigrati all’estero e finalizzato alla conoscenza dell’antica arte del mosaico.
L’esperienza per i dodici ospiti di quest’anno è stata più che positiva come dimostrano i loro sorrisi e le opere realizzate.
Arrivati il 28 ottobre da Argentina, Uruguay, Brasile e Canada, motivati da interesse professionale, passione artistica e volontà di riscoprire le proprie radici e riallacciare un legame con la terra d’origine delle loro famiglie, hanno appreso, sotto la guida della maestra mosaicista Eleonora Zannier nelle aule della Scuola Mosaicisti del Friuli, gli elementi base delle tecniche musive, dal taglio e preparazione dei materiali con l’uso della martellina, allo studio degli andamenti attraverso la tecnica della posa diretta delle tessere.
In queste due settimane di soggiorno si sono cimentati nell’interpretazione di temi tradizionali ispirati all’epoca romana per poi sperimentare composizioni con soluzioni più libere e contemporanee, così da comprendere il senso delle origini del mosaico ma anche tutta la sua attualità.
I piccoli lavori prodotti esprimono impegno, creatività ed entusiasmo e saranno, una volta a casa oltreoceano, testimonianza di questo periodo di conoscenza e scambio.
I corregionali hanno avuto anche occasione di vedere luoghi significativi della nostra regione, come Palmanova, Grado, Aquileia, Trieste e Redipuglia. Hanno visitato Spilimbergo, laboratori professionali di mosaico e una fornace per la produzione di smalti.
La consegna degli attestati di frequenza nell’ultima giornata di lezione è stato momento di gioia e di ulteriore scambio con gli organizzatori che fa ben sperare nel proseguo di questa iniziativa rivolta ai nostri corregionali all’estero dove il mosaico diviene tramite per scoprire la regione Friuli Venezia Giulia, la sua arte e il suo sapere artigianale, opportunità di conoscenza e di scambio.