
Inaugurato il percorso formativo 2019/2020
Lunedì 23 settembre, alle 8.30 ha preso avvio il percorso formativo 2019/2020 della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. Nell’aula magna della Scuola si è svolta la cerimonia inaugurale alla presenza del presidente Stefano Lovison e del direttore Gian Piero Brovedani.
Desiderosi di portare i loro auguri, sono stati graditi ospiti il sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli e il consigliere regionale Alessandro Basso.
Presenti per il Comune di Spilimbergo anche l’assessore all’istruzione, cultura – biblioteca, Ester Filipuzzi e l’assessore alle attività produttive e promozionali Anna Bidoli.
Il presidente Lovison ha ricordato l’importanza e l’identità della Scuola Mosaicisti, nata a Spilimbergo ma cresciuta fino a rappresentare, con l’introduzione nel Consorzio di nuovi enti locali, l’intero territorio friulano. Luogo da sempre dedicato alla formazione, dove da oltre novant’anni si formano i “maestri mosaicisti”, ma anche centro creativo e produttivo, capace di rispondere a commissioni esterne, ed espositivo che con i 37.000 visitatori dell’anno scorso si conferma una delle mete più amate dai turisti nella nostra regione. Una realtà dunque che unisce cultura, lavoro, tradizione e innovazione.
Il Sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli ha sottolineato come la Scuola Mosaicisti sia un fiore all’occhiello per la regione, con un’importanza riconosciuta a livello internazionale ed ha affidato agli allievi l’onere e l’onore di mantenere tale reputazione.
Proprio la natura specialistica della Scuola Mosaicisti che offre formazione specifica di alto livello professionale, è stata evidenziata dall’intervento del consigliere regionale Alessandro Basso.
Il direttore Gian Piero Brovedani ha poi presentato lo staff che compone la Scuola Mosaicisti e in particolare gli insegnanti, coordinati da Danila Venuto, a cui sono stati affidati gli allievi per un’introduzione sul programma di studi.
La mattinata si è conclusa con la distribuzione degli oltre settanta allievi nelle rispettive aule e laboratori. Quest’anno al secondo e terzo corso si affiancano ben due corsi del primo anno composti ciascuno da sedici allievi e di questi più della metà provengono da fuori Italia: Francia, da Svizzera, Francia, Polonia, Russia, Lituania, Georgia, ma anche da Cina e Corea del Sud, e da India e Pakistan.
Guarda il servizio della RAI andato in onda sul TG regionale del 23 settembre 2019