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“Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”

“Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”

La Scuola Mosaicisti del Friuli, già segnalata tra gli Istituti di eccellenza nel libro promosso dalla Fondazione Cologni “La regola del talento. Mestieri d’arte e Scuole italiane di eccellenza” (Marsilio Editori 2014), è stata individuata tra gli enti formativi da coinvolgere nel progetto “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”. Si tratta di un’iniziativa – sempre promossa dalla Fondazione Cologni – dedicata a giovani qualificati in un mestiere d’arte. L’obiettivo è il loro inserimento – tramite tirocinio – presso una bottega o  un atelier di un maestro d’arte.
Beatrice Belcaro – qualificatasi nel 2013 presso la Scuola Mosaicisti del Friuli, dove si è specializzata nel 2014 frequentando il corso di perfezionamento – è stata individuata come tirocinante per il progetto  “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”. La sua esperienza sta maturando all’interno dello Studio-Laboratorio Arab Mosaico di Udine, gestito da Mohamed Chabarik insieme a Laura Carraro, formatisi presso la Scuola Mosaicisti del Friuli.
Il tirocinio si concluderà a giugno, ed è stato “un percorso stimolante – dice Beatrice – sia come esperienza lavorativa su opere date, sia come esperienza personale. All’interno del laboratorio c’è sempre uno spazio per lo scambio d’idee, per il confronto con competenze diverse (architetti, illustratori, professionisti vari…), innescando continuamente nuove riflessioni sul mosaico”. “Inoltre”, continua Beatrice, “ho avuto anche la possibilità di eseguire un mio progetto, dall’ideazione alla realizzazione, con la libertà di esprimermi e di trasmettere tutta la mia partecipazione personale”.
Interessante anche il punto di vista di Mohamed Chabarik, titolare di Arab Mosaico: “ il tirocinio può essere un’esperienza di aggiornamento anche per il laboratorio. Seguire e orientare un giovane appena qualificato predispone a un esercizio di condivisione e di riflessione, ma porta anche un’apertura, un nuovo punto di vista: il tirocinante non può che trasmettere uno spirito nuovo in atelier, forte delle ricerche e sperimentazioni acquisite a scuola”. Chabarik ritiene anche che “sarebbe interessante allargare l’esperienza del tirocinio a più persone. Potrebbe essere un modo per moltiplicare le idee, le proposte, gli stimoli”
La Scuola Mosaicisti del Friuli, a diretto contatto con i laboratori anche tramite i giovani aspiranti mosaicisti, ha un feedback continuo con il mondo del lavoro.
Si crea così una rete di relazioni che non può che rafforzare, aggiornare, stimolare il settore.

Foto tratta dal sito
( http://www.fondazionecologni.it/FCMA/index.php?id=327 )